Ex Ilva, Bucci: Governo Meloni vuole chiudere impianti, città e lavoratori presi in giro

Dichiarazione della segretaria generale della Cgil regionale dopo la rottura del tavolo di trattative nazionale

“L'ex Ilva chiuderà. Questo è il vero piano del governo Meloni, altro che decarbonizzazione, ristrutturazione, riqualificazione”. È quanto afferma la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, all’indomani della rottura del tavolo a Roma deciso dalle organizzazioni sindacali. Nessuna prospettiva sul futuro o sul ritiro dell’ulteriore cassa integrazione.

“Hanno preso in giro azienda, città e lavoratori, ma alla fine hanno mostrato il loro vero volto, quello di chi senza bussola governa a vista, senza una politica industriale e di sviluppo, vendendo o svendendo i gioielli di Stato per finanziare ponte e armi, nel disprezzo del Sud e della vita. Non il futuro di un asset importante per il Paese e quello di migliaia di lavoratori, ma l’autonomia differenziata è la priorità del Governo. Da qui però non si passa, da oggi sciopero ad oltranza finché il governo non farà marcia indietro, assumendosi la responsabilità di garantire risposte concrete a chi lavora e ai territori coinvolti”.

Ieri la rottura del tavolo di trattative

Il secondo incontro nell’arco di una settimana tra governo, commissari e sindacati, che si è tenuto martedì 18 novembre a Palazzo Chigi, si è chiuso con la decisione di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil di andare allo sciopero.

I sindacati accusano il governo di aver messo sul tavolo un piano di dismissione del siderurgico, con il ricorso alla cassa integrazione fino a 6 mila lavoratori. Da qui la proclamazione dello stop in tutti i siti del gruppo: l’obiettivo “è il ritiro del piano del governo e la ripresa della discussione sulle condizioni dei lavoratori e del futuro degli stabilimenti, coerentemente al piano di ripartenza condiviso con le organizzazioni sindacali”.