Lavoro di cittadinanza, Cgil Cisl Uil chiedono attivazione nell'area metropolitana

Modalità di attivazione del lavoro di cittadinanza: se ne è discusso ieri, primo ottobre, a Palazzo di Città, nel corso dell’incontro richiesto da Cgil Cisl Uil Bari. Primo stanziamento: 400 mila euro per tre mesi, con impegno analogo per il 2015 e 2016, per una misura che in maniera transitoria aiuterà i soggetti in stato di povertà chiedendo loro di svolgere lavori di pubblica utilità.

Si tratta di un percorso condiviso fra amministrazione comunale e sindacati che hanno presentato durante l’incontro un protocollo d’intesa sulla scorta dell’accordo quadro sottoscritto in Regione lo scorso 28 luglio, che punta ad impegnare le amministrazioni comunali ad adottare politiche attive del lavoro che siano in grado di incidere sulla creazione diretta di buona occupazione.

La proposta dei sindacati, accolta positivamente dal sindaco e dagli assessori competenti, è quella di istituire un osservatorio del mercato del lavoro dell’area metropolitana che favorisca la partecipazione di istituzioni e parti sociali al monitoraggio delle dinamiche occupazionali del territorio attraverso lo scambio di informazioni, alla definizione di collaborazioni necessarie per elaborare congiuntamente azioni e interventi a sostegno della situazione di crisi. Obiettivo fondamentale è quello di passare dalle politiche di assistenza a quelle attive del lavoro, coinvolgendo il mondo imprenditoriale. Per realizzare questo obiettivo saranno convogliate tutte le risorse economiche a disposizione, fra cui anche quelle rinvenienti dalla Comunità Europea, Fser, Fse e Pon 2007-2013 e 2014-2020, per dare risposte alle fasce più deboli che vivono in maniera drammatica il disagio sociale.