Navigator dalla Puglia a Roma: il Governo non mandi a casa lavoratori qualificati e formati

Grande partecipazione dalla Puglia alla mobilitazione nazionale dei navigator che si è tenuta a Roma: "Su di una platea di 240 lavoratori, in circa 150 hanno prontamente aderito all’appello delle organizzazioni sindacali. Non una sorpresa per chi ha avuto la fortuna di incontrare questa platea e poter, quindi, riconoscere tutte le falsità che hanno abitato il dibattito sulla loro vicenda occupazionale” dichiara Maria Giorgia Vulcano, segretaria regionale del Nidil Cgil pugliese.

“Questi lavoratori sono stati troppo spesso oggetto di una becera strumentalizzazione politica, da parte di quanti, poco e male, conoscono il ruolo effettivamente svolto da questi professionisti. Specie nelle aree più povere del Paese, i navigator, con il loro lavoro ed impegno, hanno consentito a tantissime famiglie di tirare aventi nei mesi più bui della pandemia, creando un canale di contatto costante tra le istituzioni e quanti vivono condizioni di fragilità, compartecipando al contenimento dell’emergenza sociale. Sebbene, vogliamo ricordarlo, sia intervenuta la Corte dei Conti a certificare i risultati messi a segno dai navigator,nell’esprimere valutazioni e sentenze nessuno ha considerato che ad incidere sulla possibilità per la misura di produrre i risultati sperati, è stata senz’altro l’incompiutezza del quadro normativo di riferimento, che ha sostanzialmente svuotato di cogenza il sistema delle condizionalità, menomando in maniera significativa l’aspetto relativo all’attivazione dei beneficiari. E,” incalza Vulcano “consentiteci di ribadire, anche in questa sede, quanto denunciato nelle occasioni di confronto con Arpal e Assessorato al Lavoro: le strutture dei cpi non erano adeguate ad accogliere né utenti né navigator, sia da un punto di vista di salubrità e accoglienza dei luoghi e sia da un punto di vista di dotazione informatica. Per non aprire il capitolo sulla cancelleria, spesso acquistata dagli stessi navigator. Stendiamo un velo pietoso.”

Ieri il Segretario Generale del Ministero del Lavoro ha ricevuto una delegazione sindacale, in rappresentanza degli 800 lavoratori in presidio, ma dobbiamo segnalare l’assoluta insufficienza delle risposte date. “Come possa il Governo pensare di sperperare le risorse pubbliche investite per la loro formazione, insieme al bagaglio di professionalità e competenze di ciascun navigator, rimane una questione politica rilevante alla luce dei proclami sulla riforma del sistema delle politiche attive e delle risorse che essa saranno destinate.  Per noi è inaccettabile, ragion per cui non saremo disposti ad assecondare la miopia del governo. Aspettiamo un incontro con il Ministro Orlando e il Ministro Brunetta, senza rinunciare ad organizzare nuovamente momenti nazionali di mobilitazione, per mezzo delle quali con determinazione rivendicheremo continuità e stabilità dell’occupazione. Che lo scontro politico tra le varie forze di governo ed opposizione si consumi sulle divergenze di visione politica rispetto a come portiamo il Paese fuori da questa crisi e non sulla pelle di chi lavora. Chiederemo conto a tutti gli attori politici ed istituzionali delle responsabilità nel mandare a casa una platea di lavoratori altamente qualificati, prevalentemente composta da giovani e donne. Bisogna dare sostanza alle tante enunciazioni di principio che vedono giovani e donne al centro dell’azione del Governo, salvo però mandarli a casa alla prima occasione utile. Non mancheranno iniziative anche di carattere regionale al fine di alzare l’attenzione rispetto allo stato di salute delle politiche attive e della qualità dell’occupazione sui nostri territori”conclude Vulcano.