Precari università pugliesi, a salvarli le risorse della Regione Puglia

Apprendiamo con soddisfazione che ieri sera la giunta regionale ha individuato risorse utili (pari ad 1 milione di euro) per disporre un contributo straordinario in favore delle università pubbliche pugliesi, teso a migliorare la qualità dell’offerta formativa degli atenei  attraverso un rafforzamento della qualità dei servizi amministrativi erogati.

 

Tali risorse serviranno a prorogare i contratti in scadenza di diverse decine di tecnici ed amministrativi il cui lavoro indispensabile viene inopinatamente interrotto nelle sedi universitarie pugliesi dal D. M.  713/2013 del Ministro Carrozza la quale ha consentito che gli effetti di un’astrusa formula matematica assicuressero il 213% all’Ateneo S. Anna di Pisa, dove la Ministra era Rettore, e appena il 7% agli Atenei pugliesi!

 

Sappiamo che la coperta, per  assunzioni e per sacrosante stabilizzazioni di lavoratori  con contratto di prossima scadenza, e’ cortissima ma non si può condividere una tale disparità di trattamento sul territorio nazionale.

 

Ad aggravare la posizione lavorativa del personale Amministrativo  precario sono intervenute le decisioni assunte dagli organi di governo accademici che, sulle poche assunzioni possibili, hanno privilegiato soprattutto le figure dei ricercatori a discapito del personale amministrativo precario.

 

Proprio per  compensare questo squilibrio, che avrebbe ulteriormente penalizzato la qualità dei servizi dei nostri Atenei e lasciato senza lavoro decine di precari,  è intervenuta la Regione, che ha provveduto tramite l’assessore Alba Sasso a reperire le risorse tagliate dal Governo.

 

La FLC CGIL riconosce che, ancora una volta, la Regione Puglia si e’ fatta carico responsabilmente delle emergenze provocate dalla leggerezza di altri Soggetti; di fronte alle grida di disperazione di chi perde il lavoro, va dato atto al Presidente Vendola e alla Giunta, di non hanno vestito i comodi panni dell’ipocrisia e, a differenza di altra Istituzione, non hanno girato le spalle e non  hanno risposto ai precari delle università pugliesi:  “non e’  nostra competenza, non possiamo farci nulla”. La FLC garantira’ il proprio incessante impegno  per incalzare le Amministrazioni universitarie a monitorare tutte le situazioni di crisi presenti negli Atenei  per procedere alla messa in sicurezza di tutto il personale precario, a partire dai collaboratori linguistici a tempo determinato.