Dimensionamento e integrazione offerta formativa, appello FLC a Decaro: gravi storture, rivedere delibera
01-12-2025 16:04:07
Abbiamo appreso con vivo stupore solo il 24 novembre (secondo giorno di votazione delle elezioni regionali) all’atto della pubblicazione sul BURP dell’adozione della delibera di giunta regionale n. 1658 del 30 ottobre 2025 con la quale il piano dell’offerta formativa delle scuole pugliesi viene adottato introducendo gravi storture di chiaro indirizzo politico.
Siamo stati abituati negli anni passati all’adozione di scelte irrazionali, inefficienti e di matrice sostanzialmente politica sull’assetto delle istituzioni scolastiche e dei loro indirizzi, ma questo crediamo sia davvero troppo. Infatti, a percorso amministrativo chiuso, esperita la consultazione sindacale, nonostante i pareri contrari di tutti gli organi coinvolti, l’assessore Leo ha proposto alla giunta regionale in uscita la modifica dell’offerta formativa regionale in alcuni punti specifici: apertura di licei musicali in provincia di Lecce, a Copertino, presso il Liceo “DON TONINO BELLO”, in particolare (in provincia di Lecce ce ne sono già due che si reggono con difficoltà), a 15 km da quello già operante e a Rodi Garganico (anche in provincia di Foggia ce n’è già uno che si regge a fatica, dato il decremento della popolazione scolastica); licei sportivi in scuole che nemmeno hanno l’indirizzo liceale scientifico (condizione normativamente richiesta per l’apertura di un liceo sportivo) e a Taranto (anche qui già esistenti) e una messe di licei del made in Italy in tutto il territorio da Corato, Brindisi, 2 a Castellaneta, Gallipoli. E tutto questo è avvenuto non solo senza condivisione, ma col parere contrario di tutti gli organi chiamati ad esprimersi sul punto (province, USR Puglia, struttura tecnica di Regione Puglia, Organizzazioni Sindacali).
A questo poi si aggiunge l’avvio dei poli per l’infanzia in alcuni comuni della regione argomento abbondantemente contestato in fase di consultazione, data la mancanza di una legge regionale quadro in materia di sistema integrato di educazione e istruzione da 0 a 6 anni.
Il colpo di mano politico appare più che evidente, osservando la proposta in entrata dello schema di delibera e la delibera uscita dalla riunione di giunta dello scorso 30 ottobre. Un atto inaccettabile nel metodo e nel merito, considerando che queste decisioni introducono storture nell’offerta formativa suscettibili di mettere in ginocchio tutto il sistema scolastico nei territori coinvolti, insieme agli addetti, docenti e personale ATA, che rischiano di pagare direttamente le conseguenze di una scelta che, ci pare evidente, è giustificabile soltanto con l’imminente scadenza elettorale.
Facciamo appello, dunque, al neoeletto Presidente della Giunta Regionale, Antonio Decaro, perché non appena insediato, ponga rimedio immediato a quanto deliberato lo scorso 30 ottobre e ripristini con urgenza l’offerta formativa delle scuole superiori per il 2026/27, così come da pareri degli organismi competenti.
È necessario un nuovo corso nel governo delle politiche di istruzione e formazione nella nostra regione e partire bonificando quanto improvvidamente deciso dalla precedente giunta regionale, consentirebbe di partire col piede giusto.